Partilha tua fé! (Condividi la tua fede!)

Il mese di ottobre ci richiama il senso missionario della vita cristiana. L’esperienza di fede infatti non può non essere una esperienza missionaria. L’acqua che non scorre si transforma in palude. Così la nostra fede se non diventa annuncio, proposta, aiuto, solidarietà e condivisione, perde la propria vitalità. Se è vero che un missionario deve essere in primo luogo discepolo, è altrettanto vero che il tempo del discepolato non puó non tradursi in tempo di missione.

Tutto questo si trova nel cammino pedagogico usato da Gesù nei Vangeli con i suoi discepoli che sono diventati apostoli. Ma si trova anche nei cammini di formazione catechetica della Chiesa, nell’esperienza missionaria millenaria, nel cuore di ogni cristiano autentico, prete, religioso o laico, che sente dentro di sè lo slancio ad aprirsi.

Negli ultimi anni si usa una parola significativa per indicare il cammino missionario della Chiesa: “Scambio”. È una parola che completa l’altra parola prima usata “dono della fede”. Scambio o condivisione mette in risalto non solo quello che si dona ma anche quello che si riceve. Non si tratta di uno scambio commerciale, ma teologico, riconoscendo che in ogni persona, popolo e cultura, c’è un valore immenso che Dio ha messo per essere riconosciuto e apprezzato. Il missionario non è più solo il seminatore, ma anche il raccoglitore. Anzi è soprattutto il raccoglitore. Così è facile capire la parabola del Vangelo, dove si dice che servono non seminatori ma raccoglitori per la messe abbondante.

Dopo quasi sette anni di Brasile, nella periferia della cittá di São Luis, vedendo i problemi che ci sono tutti i giorni: strutture sanitarie che non funzionano, scuola che ha cominciato le lezioni con 6 mesi di ritardo, la strage continua di giovani vittime della droga (piú di 2 al giorno nella nostra città), …mi rendo conto che non solo i frutti sembrano molto pochi rispetto alle aspettative, ma anche le piccole azioni di solidarietá che seminiamo sembrano perdersi nel mare delle necessità. Penso che quello che sento, capiti anche a tanti genitori con i loro figli: dopo anni di sacrifici a volte tutto sembra una battaglia persa.

Credo però che dobbiamo avere maggiormente uno sguardo di fede. Non si tratta di chiamare il bicchiere mezzo pieno invece di mezzo vuoto. Non è questione di punti di vista. È questione di onestà che viene dal più profondo di noi stessi, là dove la fede trova la propria culla, il centro del nostro dinamismo e il riposo delle nostre corse quotidiane. Lo sguardo di fede ci fa dire, anzi gridare, che Dio esiste in ogni persona, che ogni incontro quotidiano è una sorpresa meravigliosa, che i piccoli passi fanno parte di un cammino segnato per l’eternità. Ci si accorge che stiamo facendo Storia, anche se non viene scritta in nessun libro o in nessun blog. Così il poco che siamo in grado di donare in termini di tempo, denaro, emozioni, è sempre inferiore a quello che riceviamo in termini di esperienza di fraternità e eternità.

L’invito per i gruppi missionari e le parrocchie, per i cristiani che stanno scoprendo ogni giorno tutto questo: alla luce della fede, ascoltare, conoscere e annunciare senza paura le meraviglie di Dio; promuovere lo scambio tra Chiese e Culture con le persone presenti nel proprio territorio; favorire incontri con persone che per diversi motivi (lavoro, studio, turismo, missione,) hanno viaggiato in altri paesi; partire, per offrire un segno concreto e credibile di scambio.

In molte lettere ho parlato di alcune meraviglie della vita missionaria. Qui voglio solo riportare un piccolo esempio tra i tanti: in occasione del mio compleanno ho ricevuto come regalo un semplice rosario di plastica da parte di un tossicodipendente in una comunità di recupero dopo che tutta la mattina l’aveva passata in chiesa, a pregare con i suoi amici. Non mi ha dato solo uno strumento per pregare, ma un esempio di preghiera sincera, con tutto il peso dalla situazione che sta vivendo. Io credo che lo scambio, la condivisione missionaria, sia così: scoprire che l’acqua che disseta il deserto esiste e si trova dentro il cuore di ogni persona.

LA MISSIONE DI DON DANIELE CONTINUA

Nel mese di agosto don Daniele Soardo ha lasciato il Brasile e la nostra missione, dopo che insieme a don Luca Mainente, ha guidato i primi passi della parrocchia Santissima Trinità, nata nel 2005 con il loro arrivo. L’esperienza delle Sante Missioni Popolari fatta quest’anno, che lo ha avuto come instancabile animatore e la presenza umana e spirituale accanto a molte coppie e famiglie, la nascita della Fondazione “Giustizia e Pace si Abbracceranno”JPA, insieme a tante altre iniziative, hanno tracciato un cammino profondo su cui tutti noi possiamo continuare. Grazie di tutto don Daniele!

LA MISSIONE È UN CANTIERE:

La missione è un cantiere: l’attività pastorale continua nello spirito delle Sante Missioni Popolari con Ritiri, Visite e Incontri di Formazione nelle 9 Comunitá in cui è divisa la Parrocchia e nelle Pastorali. Il quartiere che conta 80.000 abitanti ha estrema necessità di progetti sociali. Per questo abbiamo la Fondazione JPA che abbraccia le aree educativa, culturale e sportiva, sociale e corsi professionali con ben 9 progetti. In questo momento abbiamo aperto anche 3 cantieri di strutture: la nuova sede della Fondazione JPA finanziata al 90% dallo Stato del Maranhão dovrebbe essere pronta a Natale; la nuova chiesa di Gesú Misericordioso in localitá Avenida 2 e la nuova chiesa in localitá Avenida degli Agricoltori, con il lavoro volontario dei parrocchiani e le offerte per pagare i materiali da parte di persone dal Brasile e dall’Italia, cercheremo di metterle in piedi nei prossimi anni.

PRETI IN ARRIVO:

Grazie a Dio 2 preti della diocesi di Verona hanno offerto la disponibilità di offrire alcuni anni alla missione di São Luis. Sono don Emanuele Modena e don Michele De Santi. In questo momento si stanno preparando in italia. Noi li stiamo aspettando con grande gioia.

VISITE A SÃO LUIS:

Questa estate abbiamo avuto molte visite sia dal Brasile che dall’Italia. Voglio ricordare tra i tanti: don Giuseppe Pizzoli, direttore del Centro Missionario Diocesano, la nostra Giuliana, dell’Associazione “L’Aquilone”, il gruppo parrocchiale di Manaus, i parenti di don Daniele,… La visita più lunga in termini di tempo e certamente molto significativa dei giovani veronesi: Ballarini Filippo, Ballarini Nicolò, Conati Francesca, Degani Andrea, Mercanti Lucia, Scandola Alessandro (seminarista), Zampicinini Anna, Zanconato Damiano (seminarista). Anche a loro grazie di essere venuti e di aver portato una iniezione di entusiasmo missionario giovanile.

VISITA IN ITALIA:

Sarò in Italia per una visita a familiari e amici dal 2 ottobre al 2 novembre 2012.
Ricordo i recapiti in Italia: Casa a Zevio T. 0457851276 Cellulare 3388798495

CAMBIO DI TELEFONO A SAO LUIS:
Per telefonare a São Luis il numero della casa dei preti è: 0055 98 32360933 il numero del mio cellulare è: 0055 98 88691008

A tutti voi del Centro Missionario, alle parrocchie, ai gruppi missionari e alle persone che accompagnano la nostra missione e i nostri progetti, all’Associazione Aquilone, agli amici e parenti, un fecondo e felice mese missionario!


Ciao e Grazie per la preghiera e il sostegno! Claudio Vallicella, prete fidei donum. Insieme a don Orazio, Francesca, Damiano e Isacco, Carolina, Maria e la Parrocchia della Santissima Trinità in São Luis- Brasile.