natale 2012



                                                                                     


"Luz para iluminar as nações"            
Luce per illuminare le nazioni!” (Vangelo di Luca 2,32)

 “Lumen Gentium” (“luce delle genti”) é il documento del Concilio Vaticano II che, collocando Il Signore Gesú come fonte di luce per tutti, ci mostra come la Chiesa dovrebbe essere missionaria della luce ricevuta. Gesú bambino e due giovani di nome Maria e Giuseppe sono i protagonisti non della fine del mondo ma dell’inizio di una nuova umanitá. Il piccolo Gesú riesce a trasformare la vita di questi due giovani rendendoli protagonisti non di una storia passata, ma di un presente che incide nel profondo del nostro cuore facendo crescere giorno dopo giorno quell’esperienza stupenda che si chiama fede. È bello vedere come i Vangeli ci presentano Maria e Giuseppe che prendono coscienza del nuovo e che, in mezzo a tanti problemi, diventano capaci di transformare la realtá. Nell’immagine collettiva i giovani, sia in Italia che qui in Brasile, sono visti o come assenti, o come problema, o come speranza per il futuro. Al di lá delle belle intenzioni vengono spesso lasciati fuori da tutte le istituzioni, sia pubbliche che ecclesiali, come persone “senza esperienza”, incapaci di fedeltá, responsabilitá e competenza. Le fragilitá dei giovani, pur reali, sono spesso il frutto di quel mondo di illusioni creato dagli adulti. E i giovani tante volte si lasciano persuadere. In Italia i giovani sono una minoranza, i loro voti non hanno molto valore, e sono i primi, insieme agli immigrati, a pagare il prezzo della crescente disoccupazione. Qui in Brasile i giovani sono la maggioranza ma vengono relegati ai margini di una societá che non si preoccupa seriamente, per esempio, della educazione scolastica; che non si preoccupa della violenza che ha raggiunto livelli da “sterminio di giovani”. In questi giorni di Natale mi sorge spontanea una domanda: “Come mai il bambino Gesú si è fidato dei due giovani fidanzati, Maria e Giuseppe, per trasformare la realtá di tutti i tempi?” Io invito tutti a farsi questa semplice domanda. Dalla risposta che troveremo forse potremmo scoprire che cosa vuol dire “credere”.                                                                         
La Chiesa dell’America Latina dopo la famosa opzione preferenziale per i poveri (Medellín 1968) ha fatto anche “l’opzione preferenziale per i giovani” (Puebla 1979). Il papa Benedetto XVI parlando ai giovani Brasiliani il 10 maggio 2007 cosí diceva: “Voi giovani, non siete solo il futuro della Chiesa e dell’umanitá, quasi fosse una fuga dal presente. Al contrario: voi siete il presente giovane della Chiesa e dell’umanitá. Siete il suo volto giovane. La Chiesa ha bisogno di voi, come giovani, per manifestare al mondo il volto di Gesú Cristo, come è raffigurato nella comunitá cristiana. Senza il volto giovane, la Chiesa si presenta sfigurata.”.
La Chiesa Brasiliana con i suoi giovani si sta preparando alla Giornata Mondiale della Gioventú a Rio de Janeiro (dal 23 al 28 luglio 2013). Non vuole essere un evento tra i tanti, ma collocandosi in mezzo all’anno della Fede e continuando il cammino missionario proposto nella Chiesa dell’ America Latina nella Conferenza di Aparecida (2007) , si propone come momento incisivo e transformante della vita di una Chiesa che ha il coraggio di scommettere sui giovani per ritrovare piú autenticitá, entusiasmo missionario e fedeltá al Vangelo e alle persone del nostro tempo.


UNA CHIESA MISSIONARIA?


Il Centro Missionario di Verona sulla scia del cammino sinodale, frutto delle prospettive aperte dal Concilio Vaticano II e facendo tesoro dell’esperienza di molti missionari preti, laici e religiosi, ha individuato cinque elementi su cui lavorare e che possono dare alla Chiesa veronese un nuovo respiro:
 1. La centralità della Parola; 2. La vita comunitaria ecclesiale come priorità; 3. La valorizzazione della ministerialità; 4. Lo stile ecclesiale della corresponsabilità; 5. La carità vissuta come condivisione e solidarietà. Su questi punti i gruppi missionari e le comunitá sensibili potranno lavorare nei prossimi anni per dare un volto e un cuore piú evangelici alla Chiesa.



La Chiesa Brasiliana e la nostra diocesi di São Luis, dopo le celebrazioni dei 400 anni di annuncio del Vangelo e l’esperienza in molte parrocchie delle Sante Missioni Popolari si sta interrogando su come dare uno stile missionario permanente alla vita parrocchiale. Un campo di azione certamente saranno le visite, da parte di preti, laici e religiosi, alle persone, cercate non come destinatarie, ma come interlocutrici. Un altro campo di azione sará la decentralizzazione della parrocchia per creare una rete di comunitá con piú autonomia e quindi piú ministerialitá. Un altro campo di azione saranno quegli spazi non fisici, ma di relazioni diversificate che accadono soprattutto con i nuovi mezzi di comunicazione sociale. In questo campo di azione l’apporto dei giovani sará fondamentale. Per iniziare é importante che preti, religiosi e laici si mettano insieme per pensare, approfondire, progettare, mettere in opera e verificare tutte le azioni pastorali.

CAMBIAMENTI NELL’EQUIPE MISSIONARIA

La nostra carissima Carolina Almari di Monteforte torna in italia per ricominciare a lavorare nella scuola materna. I segni di dedizione, competenza, infinita pazienza, delicatezza, coraggio e tenacia che ha lasciato qui a São Luis sono il frutto di una fede e di un amore che certamente viene dall’Alto e che continuerá ad accompagnarla nella “missione” di Verona. Un abbraccio e un grazie di cuore da parte dell’equipe missionaria ma soprattutto da parte dei bambini e educatori del PEO (progetto di rinforzo scolastico), da parte della Pastorale dei Bambini, da parte della coordinazione diocesana di “Giustizia e Pace”, da parte degli uomini e delle donne delle 3 comunitá che ha accompagnato e fatto crescere nella fede e nell’impegno ecclesiale.
Il 2 gennaio arriverá don Manuele Modena e il 15 marzo don Michele De Santi. A loro di cuore “Bem Vindos”!

ULTIME NOTIZIE:

Il 12 dicembre è stata inaugurata la nuova sede della Fondazione JPA (la fondazione Giustizia e Pace si Abbraccerranno, che organizza i progetti sociali della Fondazione). Speriamo di riuscire a portare avanti anche l’anno prossimo, con l’aiuto di tanti amici, associazioni e parrocchie, dell’Italia e del Brasile, i numerosi progetti sociali di cui anche quest’anno 2012 hanno beneficiato centinaia di persone: il progetto di rinforzo scolastico per i bambini, il progetto sportivo e la Capoeira, i Corsi Professionali e la formazione per panettieri, l’assistenza e la formazione alle mamme in attesa, l’assistenza personalizzata alle situazioni di maggiore povertá, …
Proseguono lentamente i lavori delle due nuove chiese: la chiesa di Gesú Misericordioso ha giá terminato le fondamenta e nei prossimi mesi si dovrebbe riuscire a costruire almeno i muri (tutto con lavoro volontario). L’altra chiesa per ora ha solo il terreno con il muro di cinta. 
I giovani si stanno inventando di tutto per raccogliere un po’ di soldi e pagare il viaggio fino a Rio de Janeiro per partecipare in luglio alla Giornata Mondiale della Gioventú: l’ultima iniziativa è stata una sfilata di moda di vestiti usati con relative vendite.

TELEFONO A SAO LUIS:                                                                                                                                             
il numero della casa dei preti è: 0055 98 32360933                                                                              
il numero del mio cellulare è: 0055 98 88691008

A tutti
Un Felice e Santo Natale e un Nuovo Anno ricco di fede, amore e impegno missionario!
Ciao e Grazie per la preghiera e il sostegno!
Claudio Vallicella, prete fidei donum
Insieme a don Orazio, Francesca, Damiano e Isacco,
Carolina, Maria    
e la Parrocchia della Santissima Trinità in São Luis- Brasile.

 


Partilha tua fé! (Condividi la tua fede!)

Il mese di ottobre ci richiama il senso missionario della vita cristiana. L’esperienza di fede infatti non può non essere una esperienza missionaria. L’acqua che non scorre si transforma in palude. Così la nostra fede se non diventa annuncio, proposta, aiuto, solidarietà e condivisione, perde la propria vitalità. Se è vero che un missionario deve essere in primo luogo discepolo, è altrettanto vero che il tempo del discepolato non puó non tradursi in tempo di missione.

Tutto questo si trova nel cammino pedagogico usato da Gesù nei Vangeli con i suoi discepoli che sono diventati apostoli. Ma si trova anche nei cammini di formazione catechetica della Chiesa, nell’esperienza missionaria millenaria, nel cuore di ogni cristiano autentico, prete, religioso o laico, che sente dentro di sè lo slancio ad aprirsi.

Negli ultimi anni si usa una parola significativa per indicare il cammino missionario della Chiesa: “Scambio”. È una parola che completa l’altra parola prima usata “dono della fede”. Scambio o condivisione mette in risalto non solo quello che si dona ma anche quello che si riceve. Non si tratta di uno scambio commerciale, ma teologico, riconoscendo che in ogni persona, popolo e cultura, c’è un valore immenso che Dio ha messo per essere riconosciuto e apprezzato. Il missionario non è più solo il seminatore, ma anche il raccoglitore. Anzi è soprattutto il raccoglitore. Così è facile capire la parabola del Vangelo, dove si dice che servono non seminatori ma raccoglitori per la messe abbondante.

Dopo quasi sette anni di Brasile, nella periferia della cittá di São Luis, vedendo i problemi che ci sono tutti i giorni: strutture sanitarie che non funzionano, scuola che ha cominciato le lezioni con 6 mesi di ritardo, la strage continua di giovani vittime della droga (piú di 2 al giorno nella nostra città), …mi rendo conto che non solo i frutti sembrano molto pochi rispetto alle aspettative, ma anche le piccole azioni di solidarietá che seminiamo sembrano perdersi nel mare delle necessità. Penso che quello che sento, capiti anche a tanti genitori con i loro figli: dopo anni di sacrifici a volte tutto sembra una battaglia persa.

Credo però che dobbiamo avere maggiormente uno sguardo di fede. Non si tratta di chiamare il bicchiere mezzo pieno invece di mezzo vuoto. Non è questione di punti di vista. È questione di onestà che viene dal più profondo di noi stessi, là dove la fede trova la propria culla, il centro del nostro dinamismo e il riposo delle nostre corse quotidiane. Lo sguardo di fede ci fa dire, anzi gridare, che Dio esiste in ogni persona, che ogni incontro quotidiano è una sorpresa meravigliosa, che i piccoli passi fanno parte di un cammino segnato per l’eternità. Ci si accorge che stiamo facendo Storia, anche se non viene scritta in nessun libro o in nessun blog. Così il poco che siamo in grado di donare in termini di tempo, denaro, emozioni, è sempre inferiore a quello che riceviamo in termini di esperienza di fraternità e eternità.

L’invito per i gruppi missionari e le parrocchie, per i cristiani che stanno scoprendo ogni giorno tutto questo: alla luce della fede, ascoltare, conoscere e annunciare senza paura le meraviglie di Dio; promuovere lo scambio tra Chiese e Culture con le persone presenti nel proprio territorio; favorire incontri con persone che per diversi motivi (lavoro, studio, turismo, missione,) hanno viaggiato in altri paesi; partire, per offrire un segno concreto e credibile di scambio.

In molte lettere ho parlato di alcune meraviglie della vita missionaria. Qui voglio solo riportare un piccolo esempio tra i tanti: in occasione del mio compleanno ho ricevuto come regalo un semplice rosario di plastica da parte di un tossicodipendente in una comunità di recupero dopo che tutta la mattina l’aveva passata in chiesa, a pregare con i suoi amici. Non mi ha dato solo uno strumento per pregare, ma un esempio di preghiera sincera, con tutto il peso dalla situazione che sta vivendo. Io credo che lo scambio, la condivisione missionaria, sia così: scoprire che l’acqua che disseta il deserto esiste e si trova dentro il cuore di ogni persona.

LA MISSIONE DI DON DANIELE CONTINUA

Nel mese di agosto don Daniele Soardo ha lasciato il Brasile e la nostra missione, dopo che insieme a don Luca Mainente, ha guidato i primi passi della parrocchia Santissima Trinità, nata nel 2005 con il loro arrivo. L’esperienza delle Sante Missioni Popolari fatta quest’anno, che lo ha avuto come instancabile animatore e la presenza umana e spirituale accanto a molte coppie e famiglie, la nascita della Fondazione “Giustizia e Pace si Abbracceranno”JPA, insieme a tante altre iniziative, hanno tracciato un cammino profondo su cui tutti noi possiamo continuare. Grazie di tutto don Daniele!

LA MISSIONE È UN CANTIERE:

La missione è un cantiere: l’attività pastorale continua nello spirito delle Sante Missioni Popolari con Ritiri, Visite e Incontri di Formazione nelle 9 Comunitá in cui è divisa la Parrocchia e nelle Pastorali. Il quartiere che conta 80.000 abitanti ha estrema necessità di progetti sociali. Per questo abbiamo la Fondazione JPA che abbraccia le aree educativa, culturale e sportiva, sociale e corsi professionali con ben 9 progetti. In questo momento abbiamo aperto anche 3 cantieri di strutture: la nuova sede della Fondazione JPA finanziata al 90% dallo Stato del Maranhão dovrebbe essere pronta a Natale; la nuova chiesa di Gesú Misericordioso in localitá Avenida 2 e la nuova chiesa in localitá Avenida degli Agricoltori, con il lavoro volontario dei parrocchiani e le offerte per pagare i materiali da parte di persone dal Brasile e dall’Italia, cercheremo di metterle in piedi nei prossimi anni.

PRETI IN ARRIVO:

Grazie a Dio 2 preti della diocesi di Verona hanno offerto la disponibilità di offrire alcuni anni alla missione di São Luis. Sono don Emanuele Modena e don Michele De Santi. In questo momento si stanno preparando in italia. Noi li stiamo aspettando con grande gioia.

VISITE A SÃO LUIS:

Questa estate abbiamo avuto molte visite sia dal Brasile che dall’Italia. Voglio ricordare tra i tanti: don Giuseppe Pizzoli, direttore del Centro Missionario Diocesano, la nostra Giuliana, dell’Associazione “L’Aquilone”, il gruppo parrocchiale di Manaus, i parenti di don Daniele,… La visita più lunga in termini di tempo e certamente molto significativa dei giovani veronesi: Ballarini Filippo, Ballarini Nicolò, Conati Francesca, Degani Andrea, Mercanti Lucia, Scandola Alessandro (seminarista), Zampicinini Anna, Zanconato Damiano (seminarista). Anche a loro grazie di essere venuti e di aver portato una iniezione di entusiasmo missionario giovanile.

VISITA IN ITALIA:

Sarò in Italia per una visita a familiari e amici dal 2 ottobre al 2 novembre 2012.
Ricordo i recapiti in Italia: Casa a Zevio T. 0457851276 Cellulare 3388798495

CAMBIO DI TELEFONO A SAO LUIS:
Per telefonare a São Luis il numero della casa dei preti è: 0055 98 32360933 il numero del mio cellulare è: 0055 98 88691008

A tutti voi del Centro Missionario, alle parrocchie, ai gruppi missionari e alle persone che accompagnano la nostra missione e i nostri progetti, all’Associazione Aquilone, agli amici e parenti, un fecondo e felice mese missionario!


Ciao e Grazie per la preghiera e il sostegno! Claudio Vallicella, prete fidei donum. Insieme a don Orazio, Francesca, Damiano e Isacco, Carolina, Maria e la Parrocchia della Santissima Trinità in São Luis- Brasile.