BUONA PASQUA 2011

“Por favor, me dá um copo de água?”

“Per piacere, mi puoi dare un bicchiere d’ acqua”

Quasi ogni giorno alcuni bambini prima di andare a scuola passano a casa nostra e ci chiedono un bicchiere d’acqua. Per loro é diventato quasi un gioco, anche se la necessità, visto il caldo, é reale. È diventata anche un’occasione per salutarci. Un semplice bicchiere d’acqua diventa un segno importante di relazione e di amicizia. È facile pensare al Vangelo della Samaritana o alle frasi di Gesù che parlano di quanto è importante dare un bicchiere d’acqua (Mt 10,42). L’acqua è un elemento naturale prezioso e nello stesso tempo imprevedibile: tutti in questi mesi abbiamo fatto esperienza delle piogge torrenziali e le immagini dello tsunami ci hanno lasciato sbigottiti e forse un poco più consapevoli della debolezza umana. Nel nostro quartiere la lotta per avere in casa l’acqua, in un paese come il Brasile che ha le maggiori riserve di acqua dolce del mondo, è perenne. Ogni famiglia deve poi procurarsi il filtro perché l’acqua che viene dai rubinetti non è potabile. La precarietà dell’acqua ha, come è facile intuire, conseguenze per la salute, soprattutto dei bambini. Gesù ha scelto, come simbolo esteriore del Battesimo, l’acqua che, insieme alla presenza interiore dello Spirito Santo, diventa Sacramento, segno e strumento di Vita Nuova. La Vita Pasquale che nasce dal costato di Cristo sulla croce è nel segno dell’acqua. Dare anche solo un bicchiere d’acqua non è solo un semplice gesto di compassione o un gioco, ma diventa un annuncio missionario di quella Vita Nuova che è già incominciata nella Pasqua di Gesù e che continua nella nostra vita di battezzati. Così la missione si trasforma in condivisione, a partire dal semplice gesto di offrire un bicchiere d’acqua.

LA REALTÁ IN CUI VIVIAMO:

A volte si sentono spesso frasi come: la povertà, le ingiustizie, la violenza e la droga ci sono anche in Europa. Non serve preoccuparsi di quello che succede in Africa o in America latina o in Asia. Ogni ammalato sente il proprio dolore ed è già sufficiente a riempire la propria mente. Ma il cristiano è abituato a ascoltare il cuore che batte nel petto del vicino e del lontano. Così alcune statistiche che tutti possono incontrare e verificare in rapporti ufficiali delle organizzazioni internazionali ci aiutano ad aprire gli occhi sulla realtà in cui viviamo.

Anno 2009:

• PIL pro capite: Italia = 31.200,00 $ Brasile = 9.400,00 $ Maranhão = 3.074,00 $

• Tasso di Alfabetizzazione: Italia = 98,4% Brasile = 88,6% Maranhão = 77,0 %

• Speranza di vita: Italia = 80,2 Brasile = 73,1 Maranhão = 68,4

Anno 2010:

• Numero omicidi: Brasile = 52,9 ogni 100.000 persone; Italia = 0,9 ogni 100.000 persone. Il Maranhão è lo stato brasiliano che ha aumentato di più il numero di omicidi negli ultimi dieci anni. Purtroppo il nostro quartiere, Cidade Olímpica, nella periferia di São Luis, si è distinto nel 2010 come uno dei quartieri piú violenti della cittá. Anche nella lista dei martiri del 2010, pubblicata dal Centro Missionario di Verona, il Brasile è al primo posto con 5 di cui 2 nella nostra cittá di São Luis.

TEMPO DI PASQUA:

tempo per riscoprire il senso di appartenenza alla Chiesa: così ci invita la Liturgia. Provocati da tante situazioni e idee di Chiesa e dalla prossimità a tanti tipi di Chiese cristiane che popolano il nostro quartiere, siamo sempre più chiamati a riscoprire l’autentico spirito ecumenico e nello stesso tempo la bellezza di essere cattolici perché nella realtà della nostra vita quotidiana abbiamo scoperto che la Chiesa è intollerante nei principi perché crede, ma è tollerante nella pratica perché ama.

COME LA MISSIONE SI È RIORGANIZZATA:

Con l’arrivo di Carolina e Maria, la nostra missione si è riorganizzata: adesso c’è un’unica equipe missionaria composta da tre comunità:

• i preti Claudio Vallicella, Daniele Soardo e Orazio Bellomi

• la famiglia di Damiano Conati, Francesca Frapporti e il piccolo Isacco

• le volontarie laiche: Carolina Almari e Maria Gobbato.

Ogni comunità vive in case distinte ma le gioie e i problemi vengono condivisi. Ognuno, secondo le capacità e professionalità, si mette a disposizione della missione: Carolina al rinforzo scolastico, Maria con i diversamente abili, Damiano allo sport e giornalismo, Francesca con le donne in gravidanza, don Daniele con le Missioni Popolari, don Claudio con la Catechesi e la Formazione, don Orazio andando a scovare le situazioni di maggiore povertà e Isacco con i compagni della scuola materna. Ma nella pratica tutti facciamo un poco di tutto. Anche a livello amministrativo ci siamo divisi i compiti: don Orazio cura l’aspetto generale della missione, Damiano l’aspetto del nostro mantenimento, don Daniele i progetti sociali della Fondazione JPA e don Claudio l’amministrazione della parrocchia. Il tutto cercando di coinvolgere il più possibile le persone locali in un lavoro graduale di partecipazione e responsabilizzazione. Ci troviamo tutti almeno 2 volte alla settimana, una volta per pregare e un’altra per condividere i diversi problemi. C’è chi dice che lavorare insieme, soprattutto tra preti e laici, è difficile. È vero: è difficile se non c’è lo spirito giusto. Ma qui a São Luis, grazie a Dio, c’é.

ESPERIENZE DEGLI ULTIMI MESI:

+ Nel mese di gennaio ho avuto l’occasione, insieme a una famiglia italiana, di passare da Rio de Janeiro, prima di andare a Salvador per il Convegno dei Missionari italiani.

+ La Chiesa del Brasile ha lanciato nella Quaresima il tema di riflessione della Campagna di Fraternità 2011: “Fraternità e Vita nel pianeta” per una maggiore sensibilizzazione a riguardo dei problemi legati all’aumento della temperatura del pianeta e dei cambiamenti climatici, che hanno conseguenze impegnative per tutti.

Saluti speciali:

• al carissimo don Giuseppe Pellegrini, che è venuto a trovarci agli inizi di gennaio e che nei giorni scorsi è stato nominato vescovo di Concordia-Pordenone

• a don Luca, che sta facendo la quarantena a San Zeno di Minerbe, prima di riprendere la missione nella diocesi di Verona

• alla famiglia Annechini, che sempre fa parte della nostra camminata

• a padre Braulio, prete della diocesi di Sâo Luis in servizio alla diocesi di Verona

• a tutti voi del Centro Missionario, alle parrocchie, ai gruppi missionari e alle persone che accompagnano la nostra missione e i nostri progetti, all’Associazione Aquilone, agli amici e parenti,….

Che la Pasqua del Signore sia l’acqua viva che sempre fa rinascere il senso missionario della vita. Auguri! Ciao e Grazie per la preghiera e il sostegno! Claudio Vallicella, prete fidei donum. Si uniscono agli Auguri don Daniele, don Orazio, Francesca, Damiano e Isacco, Carolina, Maria e la Parrocchia della Santissima Trinità in São Luis- Brasile.


VISITA IN ITALIA: Sarò in Italia per una visita a familiari e amici dal 24 giugno al 24 luglio 2011. Ricordo i recapiti in Italia: Casa a Zevio T. 0457851276 Cellulare 3388798495